

Incidente stradale: quanto conta il guard rail nel risarcimento?
In caso di sinistro stradale, va valutata, in base alla velocità tenuta dal conducente, per ipotesi eccessiva, la situazione in concreto del «guard-rail» e della sua conformazione e se la stessa richiedesse l’apprestamento di soluzioni idonee ad evitare, in caso di fuoriuscita di un veicolo, il verificarsi di danni alla persona? In linea generale è opportuno premettere che le regole di comune prudenza e le disposizioni regolamentari in tema di manutenzione delle strade pubbli


Quando si può chiamare il carro attrezzi
Un comune cittadino non può chiedere la rimozione forzata ma deve chiamare i Vigili. Ma cosa succede in un parcheggio privato o nel cortile del condominio? Ogni tanto viene la voglia. Quando si trova un’auto parcheggiata in doppia fila che ci impedisce di uscire da un parcheggio pubblico con la nostra. O quando si apre la porta del garage e si deve aspettare che il furbetto di turno che ha parcheggiato il veicolo davanti si decida a liberare il passaggio. O, ancora: quando si


Brillo alla guida: per l’incidente al passeggero spetta il risarcimento?
Il passeggero, trasportato dal conducente ubriaco o brillo, ha diritto a ottenere comunque il risarcimento dei danni dall'assicurazione, anche se era consapevole del pericolo.
Immaginiamo, al termine di una serata in discoteca o dopo una cena con amici, di accettare il passaggio da un amico che, durante la serata, ha “alzato troppo il gomito”, bevendo oltre i limiti consentiti dalla legge per chi si mette alla guida dell’auto. Il nostro è certo un comportamento discutibile:


Incidenti stradali lievi: quando spetta il risarcimento
In caso di danni fisici di modesta entità (lesioni micropermanenti) per ottenere il risarcimento del danno dall'assicurazione è necessario un accertamento clinico strumentale. Per evitare il facile ricorso al certificato del pronto soccorso per ottenere, dopo un lieve tamponamento automobilistico, il risarcimento dell’assicurazione, una legge del 2013 [1] ha imposto delle condizioni più rigide e severe. In passato, all'automobilista che subiva un incidente stradale bastava la


Quali documenti tenere in auto
Patente e libretto di circolazione vanno conservati in auto per esibirli in caso di controllo; così anche il certificato di assicurazione. Viceversa non va conservato il tagliando dell’assicurazione, il certificato di proprietà e la ricevuta di pagamento del bollo auto. Nel momento in cui ci si mette alla guida è sempre bene sapere quali documenti tenere in auto, in modo da non subire una contravvenzione in caso di controllo da parte della polizia, dei carabinieri o della fin


L’autovelox va sottoposto a revisione
Illegittima la multa per autovelox se l’amministrazione non dimostra la taratura avvenuta una volta all’anno. L’autovelox va sottoposto a revisione almeno una volta all’anno: a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 2015 [1] che ha dichiarato parzialmente illegittimo il codice della strada nella parte in cui non dispone(va) l’obbligo di taratura degli autovelox, ora le pubbliche amministrazioni sono obbligate a fare periodicamente il checkup degli apparecchi di


Incidente: ruota nella scarpata, paga il gestore della strada
L’amministrazione deve risarcire i danni al conducente la cui automobile sia sbandata per causa di un dislivello ai margini della carreggiata della strada.
Se un incidente stradale è causato da un dislivello ai margini della strada, che determina la caduta dell’auto in una scarpata, la responsabilità è dell’amministrazione titolare del suolo; essa sarà pertanto tenuta a risarcire i danni al conducente e al mezzo. È quanto chiarito dalla Cassazione con una recente sentenza


Bollo auto, prescrizione in 3 anni
L’Agente della Riscossione, citato nell'opposizione alla cartella esattoriale, deve chiamare in causa l’ente titolare del credito anche se sono presenti eccezioni di merito. Ancora una conferma che la cartella esattoriale per bollo auto, anche se non impugnata – e quindi divenuta ormai definitiva – si prescrive dopo solo 3 anni (e non 10 come invece vorrebbe Equitalia). Il termine di prescrizione, quindi, non è uguale per tutte le cartelle di pagamento ma dipende dal tipo di