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Residenza in Italia, patente straniera: che fare in caso di multa?



Risiedo in Italia ma non ho la patente italiana.


Mi hanno multato per eccesso di velocità. Mi toglieranno 3 punti della patente. Ovviamente, non sono in regola.


Che posso fare? Quella del lettore è una situazione delicata per la cui soluzione dovrà affrontare una serie di adempimenti. Il problema non è soltanto il verbale. La questione principale riguarda la sua posizione in merito alla licenza di guida. Infatti, egli non ha alcun titolo idoneo per circolare in auto in Italia. Pertanto se pagasse il verbale a suo nome, comunicando quindi i suoi dati, non farebbe altro che ammettere di aver guidato l’autovettura pur essendo sprovvisto di una patente valida, ne consegue che potrebbe incorrere in ulteriori conseguenze e sanzioni.


Pertanto, il primo passo da fare è pagare il verbale e compilare il modulo, che gli è stato notificato, con i dati di un suo amico con patente italiana. In questo modo i punti scaleranno dalla patente del suo conoscente e il lettore risulterà come un soggetto che ha noleggiato l’autovettura ma non l’ha guidata. Ovviamente per non incorrere nel rischio di essere accusato di aver rilasciato dichiarazioni mendaci, si consiglia di far sottoscrivere il modulo, nella sezione dedicata al conducente del veicolo, anche alla persona che potrebbe aiutarlo. Solo in tal modo quest’ultimo accetterà espressamente il decurtamento dei punti della patente e, d’altra parte, l’amministrazione non avrà alcun titolo per comminargli ulteriori sanzioni per aver guidato senza una patente valida. Qualora lo facesse, il lettore potrebbe contestare davanti al giudice l’infondatezza della pretesa sostenendo che in questi cinque anni non ha mai guidato l’automobile, tanto è vero che quando gli è stato elevato un verbale, il conducente dell’autovettura era un suo amico e non lui.


Fermo restando quanto suddetto e come accennato in apertura, quella del lettore è una situazione delicata poiché per la circolazione in Italia è necessario rispettare determinate disposizioni, che cambiano a seconda del Paese nel quale è stata rilasciata la patente e dalla posizione del soggetto interessato. Sintetizzando, gli stranieri che hanno ottenuto la residenza in Italia possono guidare con la patente rilasciata nel proprio Paese solo per la durata di 1 anno (a partire dalla data di acquisizione della residenza). Dopo sono costretti a effettuare la procedura della cosiddetta “conversione della patente” o rifare gli esami per ottenere la licenza di guida italiana. La conversione è possibile solo se tra l’Italia e il Paese d’interesse esistono degli accordi reciproci, altrimenti si dovrà optare per la seconda soluzione.


L’elenco degli Stati per i quali è possibile ottenere la conversione delle patenti è rinvenibile a questo indirizzo: http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=cm&o=vd&id=308.


Il lettore che ci scrive dice di essere venezuelano: al momento nulla è previsto per le patenti venezuelane, quindi non può accedere alla procedura di conversione ed è sprovvisto di una patente di guida valida o, più esattamente, è in possesso di una patente in corso di validità nel suo Paese di origine ma che non produce gli stessi effetti in Italia. Per rimediare al problema deve necessariamente rifare gli esami della patente altrimenti, se guida l’autovettura con quella licenza, rischia di essere sanzionato con la multa da un minimo di 115 a un massimo di 624 euro, oltre al ritiro della patente che verrà rispedita dal Prefetto all'autorità dello Stato che l’ha rilasciata (a quel punto sarebbe comunque costretto a procedere agli esami). La stessa sanzione gli verrà comminata se nella comunicazione dei dati del conducente inserirà i suoi dati piuttosto che quelli della persona fidata.


Ricapitolando, entro 60 giorni da quando ha ricevuto il verbale, occorre spedire il modulo per la comunicazione dei dati del conducente con raccomandata A/R, inserendo i dati e la firma del suo amico. Successivamente per tornare a guidare senza problemi, il lettore dovrà inoltrare domanda alla motorizzazione civile o rivolgersi ad una qualsiasi autoscuola per poter sostenere gli esami necessari per ottenere la patente italiana.


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