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Incidente con auto che piega all’improvviso: di chi è la colpa?



Prima di svoltare a sinistra è necessario verificare, dallo specchietto retrovisore, che da dietro non vengano altre auto.

Non sempre l’auto che sta dietro e tampona quella davanti è responsabile per l’incidente stradale e per l’urto che ne consegue. Immaginiamo che un’automobile si trovi a un incrocio e decida, all'ultimo momento, di svoltare a sinistra. Da dietro, però, sopraggiunge un’altra vettura che sta tentando di superarla, magari perché non ha intenzione di aspettare per colpa della sua indecisa lentezza. Così si avvia per il sorpasso quando, all'improvviso, l’auto davanti sterza a sinistra e gli va addosso. Di chi è la responsabilità? Di chi procedeva da dietro e che, nonostante non potesse superare, aveva già invaso la carreggiata di sinistra? Oppure di chi sta davanti che, pur a fronte di un momento di iniziale incertezza, aveva svoltato lentamente per raggiungere la strada perpendicolare? La risposta è in una recente sentenza del Tribunale di Genova [1] che, peraltro, richiama dei precedenti della Cassazione.

Chi intende svoltare a sinistra – si legge in sentenza – deve innanzitutto dare la precedenza a chi viene da destra e, subito dopo, deve verificare che la carreggiata di sinistra sia sgombera da mezzi e, quindi, non vi siano altre auto provenienti da dietro. In altre parole deve guardare con attenzione nello specchietto retrovisore per evitare incidenti, anche con eventuali conducenti che, in violazione del codice della strada, stanno effettuando un sorpasso azzardato (proprio perché in prossimità di un incrocio).


Il codice della strada impone non solo di rispettare le norme scritte presenti sul codice stesso, ma anche di utilizzare quella prudenza – da valutare caso per caso – necessaria per evitare collisioni. Ogni conducente è chiamato non solo a tenere una condotta di guida integerrima, ma anche a prevenire eventuali violazioni delle regole stradali da parte di altri automobilisti. Non perché un conducente non ha rispettato il codice della strada ed è, pertanto, in infrazione che l’altro è legittimato ad andargli addosso. Come abbiamo già spiegato nell'articolo Sorpasso di un’auto che sta per svoltare a sinistra, chi intende svoltare in prossimità di un incrocio deve prima verificare, attraverso uno sguardo attento allo specchietto retrovisore, che la corsia sia libera e sgombra da altri mezzi, anche se questi non dovrebbero essere lì (magari perché c’è la striscia continua sull'asfalto). Con l’unica eccezione del caso in cui l’auto che proviene da dietro va così veloce da non poter essere avvistata con ragionevole anticipo e, quindi, evitata.


In pratica, la comune prudenza impone di assicurarsi, prima di svoltare, che non sopraggiungano veicoli da dietro, ai quali spetta al pari la precedenza, anche se si trovano in una illegittima fase di sorpasso.


Come appena detto questa regola subisce un’eccezione: l’obbligo di verificare che non sopraggiungano altre auto da dietro, già in fase di sorpasso, vale solo fino a quando non è stata ancora iniziata la manovra di svolta a sinistra; al contrario, nella fase di esecuzione della svolta, il conducente del veicolo che piega non può distrarre l’attenzione dal suo normale campo visivo e, pertanto, non è più tenuto a controllare che da tergo non sopraggiungano altri veicoli. Ciò significa che, prima di occupare la carreggiata di sinistra per procedere a curvare, bisogna dare precedenza a chi viene da dietro: per cui, dell’eventuale incidente risponde l’auto che si trova davanti. Ma, quando ormai sia iniziata la manovra di svolta, cessa l’obbligo di dare la precedenza e, quindi, responsabile è solo l’auto che viene da dietro. A chi spetta la prova? Così definite le regole generali, bisogna però vedere, in ipotesi di una causa, a chi spetti dimostrare le proprie ragioni e a chi, invece, basti semplicemente difendersi. In questo, però, siamo nell'ambito degli incidenti stradali dove vige un particolarissimo principio dell’onere della prova [2]: tutte volte in cui vi è uno scontro tra veicoli scatta in automatico una presunzione di pari responsabilità (cosiddetto concorso di colpa) salvo che uno dei due automobilisti dimostri queste due circostanze:


di aver rispettato il codice della strada e di aver tenuto una guida prudente; che l’altro automobilista abbia tenuto una condotta di guida imprudente.


[1] Trib. Genova, sent. n. 1903/15. [2] Art. 2054 cod. civ.


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