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Si può togliere la patente a chi non guida bene?



Si può revocare la patente anche senza la violazione di una norma stradale o penale se il conducente dimostra di non avere le condizioni psicofisiche o tecniche per la guida. Necessaria però la motivazione.

Anche chi non guida perfettamente può vedersi togliere la patente benché non abbia violato alcuna norma del codice della strada, civile o penale. È sufficiente il semplice sospetto che l’automobilista abbia perso le condizioni psicofisiche e di capacità tecniche che all'epoca degli esami di guida, invece, presentava. Quindi, anche se un conducente viene fermato dalla polizia e non gli viene contestata alcuna multa, può subire il ritiro della patente di guida. Ma attenzione: la Motorizzazione può togliere la patente (anche) a chi non guida bene solo se motiva in modo puntuale l’ordinanza e dà così la possibilità all'automobilista di difendersi. Al contrario, è nullo il provvedimento motivato in modo generico. È quanto chiarito da una interessante sentenza del Tar Campania [1].


Non c’è bisogno di un eccesso di velocità, un passaggio col rosso, di una guida in stato di ebbrezza o, in generale, di una multa per violazione del codice della strada, né di un illecito di carattere civile o penale (lesioni a un passante che attraversava la strada) per vedersi ritirare la patente. Anche in caso di scontro tra due auto, con la colpa assegnata a una sola delle due, è opinione comune alla giurisprudenza che non conta chi sia responsabile dell’incidente stradale in quanto la revisione della patente ben può scattare anche senza una violazione delle norme sul traffico: è sufficiente un episodio che legittimi il «ragionevole dubbio» da parte delle autorità sull'idoneità psicofisica o sull'idoneità tecnica del conducente. Così è ben possibile che un vigile tolga la patente a un uomo che, fermato per un generico controllo, appare poco stabile psichicamente oppure con ha le mani che gli tremano. Si pensi anche al caso di chi non riesce a prendere le misure per un parcheggio particolarmente facile e urta alle auto attorno. O a chi, invece, mostri di essere diventato sordo o semi cieco. Insomma, è sicuramente possibile togliere la patente a chi non guida bene anche se non ha preso alcuna multa o violato eventuali norme. La revoca della patente può conseguire, infatti, non solo alle violazioni più gravi del codice della strada (si pensi alla guida in stato di ebbrezza) ma anche al mancato possesso delle condizioni psicofisiche per guidare; perdita delle capacità di guida ossia chi non è più abile a livello tecnico (ossia “si è dimenticato come si guida”).

In ogni caso tutte le volte che viene tolta la patente a un automobilista, sia che ciò avvenga per una infrazione o meno, la pubblica amministrazione è tenuta a motivare le ragioni per cui ritiene che il conducente non sappia più guidare, e dunque deve rifare l’esame, oppure non è in condizioni psicofisiche, e quindi deve farsi visitare dalla commissione medica locale. Diversamente il provvedimento di revisione è illegittimo.


Tali principi sono stati ribaditi da una sentenza del Tar Toscana [2] con riferimento al caso di un uomo cui è stata disposta la revisione della patente per aver investito un uomo. Secondo la sentenza, i provvedimenti di revisione della patente di guida «non presuppongono l’accertamento di una violazione delle norme sul traffico o di quelle penali o civili, ma sono adottati in dipendenza di qualunque episodio che giustifichi un ragionevole dubbio sulla persistenza dell’idoneità psicofisica o tecnica alla conduzione dei veicoli a motore. E’ quindi irrilevante la circostanza che i Carabinieri, intervenuti sul posto del sinistro, non abbiano elevato alcuna sanzione a carico dell’automobilista mentre l’investimento di un pedone può logicamente fondare tale dubbio»


[1] Tar Campania, sent. n. 2405/17. [2] Tar Toscana, sent. n. 681/17


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