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Incidente a causa del vento: Comune responsabile


Il vento non è un’ipotesi di caso fortuito: per cui se si verifica un incidente e il Comune non ha preso le misure adeguate, dovrà provvedere al risarcimento.

Una delle principali cause degli incidenti stradali sono le condizioni meteo: scarsa visibilità per pioggia o neve, asfalto reso scivoloso da un acquazzone improvviso, nebbia che non fa vedere neppure a breve distanza. Ma anche il vento può dare il suo contributo, facendo sbandare il mezzo e rendendolo meno controllabile del solito.


In caso di sinistro, per legge, la responsabilità viene fatta ricadere sull'ente proprietario della strada: ad esempio, il Comune, la Provincia, l’Anas, i quali sono tenuti al risarcimento non perché autori di una condotta colpevole, ma perché il danno è stato causato da cose soggette alla loro vigilanza [1]. La conseguenza è che la vittima di un incidente che vuole ottenere il risarcimento del danno derivante da omessa manutenzione delle strade deve provare:

  • che l’incidente avvenuto sulla strada di proprietà dello Stato, Regione o Comune;

  • il danno subito;

  • il fatto che il danno derivi direttamente dalla mancata manutenzione e non da altre cause (ad esempio la distrazione o un eccesso di velocità).

Per non pagare, l’Amministrazione ha una sola possibilità: provare che il pregiudizio è avvenuto per caso fortuito, per una circostanza assolutamente imprevedibile ed eccezionale. Ad esempio, nel caso di cattivo tempo, potrà provare che l’incidente non è dovuto alla pioggia ma al fatto che l’automobilista si era distratto per parlare al cellulare. E se il sinistro si è verificato per le forti raffiche di vento? Secondo il Tribunale di Gela [2], questa circostanza non può annoverarsi fra quei fenomeni provvisti di un grado di imprevedibilità tale da non consentire di predisporre idonei mezzi preventivi in grado di eliminare il pericolo. In parole povere, nel caso in un incidente a causa del vento il Comune è responsabile e deve pagare, perché perfettamente in grado di prevedere le cattive condizioni meteo e di attivarsi per tempo. Incidente: perchè è responsabile il Comune?

Secondo il codice civile, ciascuno è responsabile del danno provocato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito e, cioè, un fatto assolutamente imprevedibile e inevitabile, come – ad esempio – il comportamento disattento dell’automobilista.


Incidente: il vento è caso fortuito?

Questo ragionamento può essere applicato anche se il sinistro di verifica a causa del vento? In altre parole, il vento è caso fortuito? Secondo il Tribunale di Gela, il vento non rappresenta un’ipotesi di caso fortuito idoneo ad interrompere il nesso di causalità. Il motivo è presto detto: per quanto le raffiche siano forti, se non sono di intensità eccezionale, non sono del tutto imprevedibili e anormali; di conseguenza, non possono essere considerate un fatto imprevedibile tanto da non poter fare tempestivamente qualcosa e mettere le strade in condizioni di sicurezza: ad esempio, immaginiamo che su una strada ci siano degli alberi che vengono potati – ipotizziamo – ogni due mesi. Se si prevede forte vento, il Comune (che lo sa in quanto viene informato dagli esperti), proprio perché custode di quella strada e tenuto alla sua manutenzione, deve provvedere a tagliare i rami che, a causa delle raffiche, potrebbero staccarsi e provocare danni, anche se i due mesi tra una potatura e l’altra non sono passati. Se non lo fa, al Comune non resta che pagare.

[1] Art. 2051 cod. civ. [2] Trib. Gela sent. n. 267 dello 01.04.2017.


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